Per augurare a tutti voi una Buona Pasqua, abbiamo pensato di proporre un brano tratto da Brum Brum (Feltrinelli) di Giorgio Bettinelli, scrittore e giornalista scomparso nel 2008 e diventato particolarmente noto con la pubblicazione di In Vespa. Da Roma a Saigon. Gli capitava spesso di essere in viaggio durante le ricorrenze, qui di seguito il racconto dei suoi spostamenti durante la Pasqua del 1998:
«Avevo trascorso il Natale a Rio de Janeiro, l’ultimo dell’anno a Bahia, il Carnevale a Trinidad e adesso stavo arrivando ad Acapulco per la domenica di Pasqua: niente male come potere evocativo di località per passarci le feste, soprattutto perché non era stata una scelta calcolata ma una semplice casualità.
[…] In appena due giorni, seguendo la costa degli stati di Oaxaca e Guerrero […] rubo altri 700 chilometri alla matassa e mi lascio dietro Puerto Ángel, Puerto Escondido e Pinotepa, per arrivare ad Acapulco nel pomeriggio di Pasqua, senza celebrazioni religiose indiano-cattoliche ma con una veranda sul mare, tra le palme di cocco e un viavai continuo di stranieri in pareo e bermuda a fiori. […] Per Acapulco il discorso di un turismo discreto o di uno sviluppo armonioso dell’urbanistica sembra si sia già chiuso da un pezzo: anche qui rimane il fascino del nome, mitico come quelli di Bora Bora o Santo Domingo, ma oltre al nome e a qualche spiaggia su La Costera, ci sono solo complessi alberghieri, motel, casermoni di cemento, grattacieli sorti senza piani regolatori, ristoranti, discoteche, sale giochi, night-club e centri commerciali; il tutto circondato da negozi di ricambi per automobili, un fiume dalle acque stagnanti, gommisti, le bidonville a El Verdadero […] cartelloni pubblicitari sventrati, monolocali traboccanti di famiglie, polvere, code di autobus, camion avvolti in nubi nere di gas di scarico che arroventano gli occhi…
L’indomani è una giornata durissima, con una tappa di 465 chilometri attraverso la Sierra Madre del Sur: da Acapulco a Città del Messico in nove ore di guida pressoché ininterrotta. La faccia è sferzata da folate bollenti che mi fanno pensare a un asciugacapelli, e il vento non smette un attimo di suonarmi nelle orecchie».
Buona Pasqua a tutti i lettori e viaggiatori!!