Forse non tutti ricordano che le vicende del noto romanzo di Jules Verne, Viaggio al Centro della Terra, pubblicato nel 1864, iniziano e terminano in Germania, nella città di Amburgo. Il protagonista, il Professore Otto Lidenbrock, vive infatti proprio in questa città, esattamente in Königstrasse 19, in una delle case più antiche di Amburgo, come racconta Jules Verne nelle righe iniziali del romanzo.
Poche pagine dopo Verne descrive nel dettaglio l’abitazione del Professore Lidenbrock: «Abitava nella piccola casa della Königstrasse, un’abitazione per metà in legno e per metà in mattoni, con il frontone dentellato: essa si affacciava su uno dei canali sinuosi che s’incrociano nell’antico quartiere di Amburgo, fortunatamente lasciato illeso dall’incendio del 1842. La vecchia casa pendeva lievemente, era vero, e si gonfiava un po’ verso i passanti: reggeva un tetto inclinato sull’orecchio come il berretto di uno studente della Tugendbund; l’appiombo delle sue linee non era perfetto, ma tutto sommato faceva bella figura grazie a un vecchio olmo vigorosamente incastrato nella facciata che apriva di primavera i suoi germogli in fiore persino dentro i vetri delle finestre».
Proprio in queste prime pagine di presentazione, Jules Verne ci fa inoltre sapere che il Professore insegna al Johanneum, ovvero la scuola più antica di Amburgo, fondata nel 1529.
Con queste poche indicazioni, già appare evidente una conoscenza diretta da parte dell’autore della città di Amburgo che, in effetti, egli visita nel 1861 mentre è diretto in Scandinavia. Verne arriva ad Amburgo il 3 luglio in serata, verso le 21.00, e nei diari descrive in maniera dettagliata le sue prime impressioni della città. Il giornale locale “Hamburger Nachrichten”, nella rubrica del 6 luglio dedicata ai forestieri giunti in città, ricorda l’arrivo dell’Avvocato Jules Verne che pernotta presso l’Hotel Zum Kronprinzen.
Già alla sera del 3 luglio, dopo cena, Jules Verne intraprende una prima passeggiata e dedica l’intera giornata seguente esclusivamente all’ esplorazione della città. Il 4 luglio lo scrittore annota impressionato: «Amburgo. Donne di mondo. Le cameriere riassettano i letti con i guanti». Verne nella sua passeggiata esplorativa, dopo aver attraversato un ponte, Lombardsbrücke, raggiunge un parco in cui trova un obelisco dedicato a Johann Georg Büsch, un pedagogo e scrittore tedesco; Verne prende nota dell’iscrizione. Oggi lo stesso obelisco, perfettamente integro, ha cambiato posizione e si trova vicino la stazione Dammtor di Amburgo.
Proseguendo la sua passeggiata, Verne rimane colpito dai canali, dalle costruzioni, dai tetti rossi della città. Prende appunti, disegna, rimane incantato: fiori ovunque, vicoli e alberi quasi dentro le case.
A questo punto si trova proprio nel quartiere che descrive poi nel suo romanzo. La via in cui abita il Professore, la Königstrasse, era una delle più vivaci e movimentate di Amburgo e di questo è consapevole anche Verne che fa dire al suo personaggio, mentre si trova in Islanda, poco prima di addentrarsi nelle viscere della Terra: «Hai mai passato una notte più calma nella nostra casa di Königstrasse? Niente rumori di carri, niente grida di mercanti, niente richiami di battellieri!»
Verne visita la chiesa di Sankt Michaelis, comunemente chiamata Michel, ancora oggi un vero punto di riferimento della città. Salito sulla torre, abbracciando con lo sguardo l’intero panorama, si lascia ammaliare dall’eleganza della città. Ancora oggi la fatica di salire i 453 gradini viene ampiamente ripagata con un panorama spettacolare, che diventa particolarmente suggestivo con le luci serali.
Amburgo è cambiata molto da allora ma è ancora possibile seguire le tracce di Jules Verne e, come fece lui, cogliere il fascino di questa incredibile metropoli.
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