«Il respiro del panorama era immenso. Ogni cosa dava un senso di grandezza, di libertà, di nobiltà suprema. Il fatto più caratteristico del paesaggio, e della vita lassù, era l’aria. Ricordando un periodo passato sugli altipiani d’Africa, si ha la sensazione sconcertante di essere vissuti nell’aria. Il cielo era di solito celeste pallido o violetto, solcato da nubi maestose, senza peso, in continuo mutamento, erte come torri; ma aveva in sé un tale vigore d’azzurro da colorare anche i boschi, e le colline accanto, di una tinta fresca e profonda.
Nel pieno del giorno l’aria, in alto, era viva come una fiamma: scintillava, ondeggiava e splendeva come acqua che scorre, specchiando e raddoppiando tutti gli oggetti, creando grandi miraggi. Lassù si respirava bene, si sorbiva coraggio di vita e leggerezza di cuore. Ci si svegliava, la mattina, sugli altipiani, e si pensava: «Eccomi qui, è questo il mio posto». – Così scrive Karen Blixen nelle prime pagine del suo libro più celebre La mia Africa (pubblicato da Feltrinelli) da cui è stato tratto il bellissimo film con Robert Redford e Meryl Streep. Le ultime scene della pellicola furono girate nella Riserva del Masai Mara proprio lì dove oggi si affaccia il Bateleur Camp, un campo tendato che ripropone l’atmosfera vintage degli anni venti e trenta, il periodo in cui l’autrice danese visse in Kenya. Uno scenario suggestivo e di incanto completato dall’ambiente d’altri tempi, elegante e raffinato,
ricreato nel Bateleur: tutto è in sintonia con la selvaggia natura, con i cieli dalle mille sfumature, con il profilo delle colline che si snodano dinnanzi al nostro sguardo stupito. Il safari nella Riserva del Masai Mara è di per sé un’esperienza dall’incredibile fascino: il ritmo lento che consente la ricerca dei tanti animali che popolano quest’area (proprio nel ritmo rilassato e riposante sta la grande differenza con un safari nei parchi di Tsavo Est ed Ovest) è un costante invito alla contemplazione della natura, poter godere dell’atmosfera di un campo tendato come il Bateleur al rientro dal game drive, un lusso di cui gode anche lo spirito del viaggiatore;
Dalle tende dotate di ogni comodità e affacciate sugli sconfinati spazi della savana alle zone comuni, tutto è curato nel dettaglio per far sì che l’esperienza sia davvero unica ed indimenticabile.
Per maggiori informazioni sulla destinazione Kenya:
http://www.magicalkenya.com/ sito gestito da Kenya Tourism Board – Head Office, Kenya-Re Towers, Ragati Road P.O. BOX 30630 – 00100 Nairobi, Kenya
http://www.andbeyond.com/bateleur-camp-masai-mara/
Le foto presenti nell’articolo sono state tratte dal sito del Bateleur Camp.
che posto magnifico! proprio alla fine dell’anno scorso ho comprato una copia de La mia Africa, che colpevolmente non ho ancora letto. La verità è che mi piacerebbe leggerlo proprio lì, in un posto come quello delle foto… il lodge mi ha fatto pensare anche ai romanzi di Hemingway, chissà se anche lui nei suoi safari soggiornava in luoghi così
Ciao Lise, il luogo è davvero magico, con un profondo rispetto per la natura circostante. Un equilibrio perfetto. Sì, sicuramente il luogo giusto per leggere “La mia Africa”…ho lavorato in Kenya un paio di anni e quando mi capitava di partecipare a un Safari avevo con me le pagine di Karen Blixen oppure i romanzi di Hemingway. In effetti la loro lettura si carica di suggestioni particolari quando avviene in quei luoghi, grazie per essere passata da qui! Buona giornata!!