Per le vie di Cremona con i personaggi di Marco Ghizzoni

L’ultimo romanzo giallo di Marco Ghizzoni, Gli Accordi di Stradivari (TEA), lettura scorrevole, divertente e ironica, dai toni tutt’altro che cupi, ci regala anche una piacevole passeggiata per le vie del centro storico di Cremona che, normalmente caratterizzato dalla tipica tranquillità della città di provincia, possiamo immaginare sconvolto e animato da individui loschi e ingenui.

Il libro è particolarmente indicato anche per chi, in visita in città, ama esplorare i luoghi seguendo le tracce e i percorsi suggeriti da un romanzo. Gli itinerari che si rivelano in maniera naturale fra le pagine de Gli Accordi di Stradivari, grazie agli spostamenti dei personaggi per raggiungere vari punti della città, sono tutti facilmente percorribili e rintracciabili. Creare un itinerario cercando i luoghi menzionati in un libro può risultare persino faticoso (penso per esempio all’esplorazione dell’estesa città di Porto seguendo le indicazioni di Antonio Tabucchi tratte dal suo romanzo La testa perduta di Damasceno Monteiro), ma gli appassionati delle passeggiate letterarie possono considerare questo romanzo di Marco Ghizzoni un vero invito alla scoperta tranquilla e riposante della città di Cremona.

Da Via Sicardo, a Piazza del Comune, da Via Mercatello a Via Solferino passando per via Pertusio, Piazza Stradivari, Piazza della Pace, Piazza Marconi dove è situato il Museo del Violino…è tutto a portata di cartina e per godervi le pagine potete di tanto in tanto fermarvi in uno dei bar o dei ristoranti indicati dall’autore. Caratteristica di questo romanzo è infatti la fedeltà ai toponimi citati: luoghi, strade, locali in cui si muovono i personaggi hanno tutti referenti reali.

Non lo sono i personaggi, questo è bene tenerlo a mente. Andando alla scoperta della città non incontrerete il Direttore del Museo del Violino dall’evocativo nome Felice Placido, né l’indolente custode, divoratore di Kit Kat; non incontrerete l’Ispettore Tranquillo, né il Commissario Valentina Raffa; non incontrerete il liutaio olandese Peter Van Basten. Ma con il sorriso stampato sulle labbra, vedrete le botteghe dei liutai, andrete alla scoperta del Museo, andrete alla ricerca delle vetrine storiche della città come il negozio Sperlari in via Solferino;

Nei libri di Marco Ghizzoni realtà e memoria si fondono per reinventarsi; precisando i luoghi e l’ambiente, l’autore conferisce realismo alle vicende inventate e narrate. É poi compito del lettore saper discernere e cogliere anche i vari spunti che l’autore ci offre.

Per i curiosi che hanno voglia di approfondire,  il romanzo è infatti solo un punto di partenza per andare alla scoperta di altri meravigliosi dettagli come la visita di Mozart a Cremona nel 1770;  Marco Ghizzoni ce la ricorda a pagina 277 del suo romanzo e il prossimo mese di Gennaio saranno 250 anni da questo celebre passaggio singolarmente dipeso dalle condizioni climatiche: in partenza da Mantova alla volta di Milano, Leopold Mozart, il padre del giovane compositore, in una lettera alla moglie che si trovava a Salisburgo, scrisse infatti: «se il tempo è freddo e quindi le strade sono gelate passeremo per Cremona; se il tempo è caldo e quindi le strade sono cattive, dovremo passare per Brescia».

Il violino di cui scrive Ghizzoni nel romanzo è lo Stradivari “Conte de Fontana”: lo strumento fu realizzato dal celebre liutaio nel 1702 e fra il 1955 e il 1966 appartenne ad uno dei maggiori interpreti del XX secolo, il famoso violinista sovietico David Ojstrach. Oggi questo Stradivari di inestimabile valore viene suonato dal grande violinista russo Pavel Berman.

Gli Accordi di Stradivari è già in ristampa e un paio di settimane fa, per Ferragosto, i lettori del quotidiano di Cremona “La Provincia” hanno avuto la fortuna di incontrare ancora una volta l’Ispettore Tranquillo nel bel racconto giallo Il turno di Ferragosto arricchito dalle illustrazioni del noto artista cremonese Graziano Bertoldi.

Possiamo dunque sperare che i personaggi proposti da Marco Ghizzoni, tratteggiati con ironia e sapiente leggerezza, possano tornare a farci presto compagnia.

 

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