Appassionata di viaggi e di letteratura, Caterina Maccagnani ci regala un viaggio nella Londra del 1800. Il suo volume I luoghi della Londra vittoriana, pubblicato da Toutcourt Edizioni, ci descrive la Capitale britannica ricordandoci che «in questa città diventa impossibile segnare una netta linea divisoria tra realtà e immaginario, perché la nostra percezione conterrà sempre una traccia di quanto è stato scritto, detto, rappresentato e inventato nel passato». Londra nell’epoca vittoriana è spaccata a metà, «la povertà è massima a est e vicino al Tamigi, poi diminuisce man mano che ci si sposta verso i suburbs. La grande ricchezza si addensa nel West End. Questa suddivisione della città si rispecchia anche nella letteratura». Con Le avventure di Oliver Twist di Dickens il romanzo diventa «racconto di un pezzo di storia inglese osservata dal cuore del sistema: Londra. Lo sguardo si posa sulla metropoli vittoriana che si trasforma in campo di battaglia in cui si misurano innocenza e malvagità, bontà ed egoismo, cultura e ignoranza […]».
Caterina Maccagnani ci conduce poi nella Londra di Conan Doyle. Come per Dickens l’ambientazione diventa inscindibile dai personaggi e dalla trama: «É impossibile immaginare Sherlock Holmes senza associarlo ad una carrozza che avanza per le strade brumose di Londra». Questa città è il posto a cui Holmes è «indissolubilmente legato, quello senza il quale non potrebbe agire ed esistere come personaggio, ma che a sua volta come personaggio, incarna e rappresenta splendidamente. Mettendo al mondo Holmes, Conan Doyle inventa un nuovo eroe per una nuova realtà: la grande città moderna».
Anche Conrad «rinunciando alle attrattive dello scenario pseudo esotico» sceglie Londra per il suo romanzo L’agente segreto, come ad affermare che la città, con le sue case traballanti, può essere più spietata e tenebrosa del mare e delle foreste tropicali.
«A metà del diciannovesimo secolo l’Inghilterra era il paese più ricco della Terra e Londra era la capitale più grande del mondo occidentale. Le scoperte e le invenzioni erano continue e lo sviluppo industriale portò molte trasformazioni. Il rovescio della medaglia era rappresentato dallo sfruttamento del lavoro di donne e bambini, dalle epidemie, dall’aumento della criminalità e del vagabondaggio, dal proliferare della prostituzione e dall’alta mortalità. Questi squilibri, accompagnati dalle inquietudini, segnarono anche la letteratura […] L’era vittoriana aveva una doppia personalità. Il ricco e il povero, il salvato e il caduto».
«Nel giro di pochi anni vedranno la luce romanzi il cui sviluppo ruoterà attorno a questi
temi: Lo strano caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde di Robert Louis Stevenson e Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde» e Londra diventa lo spazio dell’anima in cui bene e male conducono la loro lotta per la supremazia.
Londra e la pioggia fredda e pungente. La nebbia grigia, umida. La luce fioca dei lampioni, le sagome sfumate. I vapori fitti della nebbia. Un paesaggio labirintico, spettrale. Un panorama metropolitano molto duro.
«Londra 1800. Casa di personaggi immaginari, teatro di vicende tragiche, favole a lieto fine e luogo di oscuri omicidi. Londra ha diversi volti, li ha sempre avuti. Le molteplici facce della metropoli vittoriana hanno dato vita a differenti personaggi, reali o fittizi, che hanno contribuito ad alimentare il mito della città e a farla diventare così come possiamo vederla ai giorni nostri» e il bel lavoro di Caterina Maccagnani ci restituisce il fedele ritratto di un’epoca che ha ormai conquistato l’immaginario collettivo, e ci spiega, fra storia e letteratura, le complesse ragioni dell’età vittoriana.
I luoghi della Londra vittoriana
Caterina Maccagnani
10,00€
148 pagine
ISBN: 978-88-32219-06-7
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