Viaggio intorno alla mia camera e Spedizione notturna intorno alla mia camera sono due testi, attualmente difficili da reperire, scritti da Xavier de Maistre fra il 1790 e il 1798. Ne parla Alain de Botton nel suo bel volume L’Arte di Viaggiare (Guanda).
Qui vi proponiamo le parole di De Botton:
«[…] nella primavera del 1790, un ventisettenne francese di nome Xavier de Maistre aveva intrapreso un viaggio esplorativo nella propria stanza, per intitolare poi la cronaca della sua impresa Viaggio intorno alla mia camera. Uscito soddisfatto dall’esperienza, nel 1798 aveva quindi deciso di intraprendere un secondo viaggio, stavolta di notte, spingendosi fino al davanzale della finestra e intitolando il resoconto delle sue avventure Spedizione notturna intorno alla mia camera».
«[…] Nel 1790, mentre viveva in un modesto alloggio all’ultimo piano di un palazzo torinese, De Maistre divenne pioniere di un nuovo tipo di viaggio che lo avrebbe infine reso famoso: il viaggio nella camera da letto. […] La storia comincia bene. L’autore chiude a chiave la porta della camera e indossa un pigiama rosa e azzurro. Quindi, senza bisogno di alcun bagaglio, viaggia fino alla poltrona, il mobile più grande della stanza, e scosso dall’usuale letargia la guarda con occhi nuovi, pronto a riscoprirne le intrinseche qualità. Si sofferma ad ammirare l’eleganza dei piedi e ripensa alle ore piacevoli trascorse tra i suoi cuscini, sognando l’amore e l’avanzamento di carriera. Dalla poltrona lancia un’occhiata al letto e, ancora una volta, dal suo nuovo punto d’osservazione l’esploratore impara ad apprezzare a fondo questo complesso pezzo d’arredamento. Si sente innanzitutto grato per le notti passate tra le sue coltri e quasi si inorgoglisce che le lenzuola facciano pendant con il pigiama. “…Mi ero scordato di consigliare a tutti di avere, se possibile, un letto bianco e rosa” scrive, poiché questi colori regalano calma e pensieri piacevoli a chi ha problemi di sonno. Da qui in avanti, si potrebbe accusare De Maistre di aver perso di vista l’obiettivo principale della sua impresa, e così lo vediamo impantanarsi in lunghe e noiose digressioni sulla cagnetta Rosine, l’amata Jenny e il servitor fedele Joannetti. I curiosi che si accostano al Viaggio intorno alla mia camera cercando una vera cronaca rischiano dunque di chiudere il libro delusi.
Ciononostante, l’opera di De Maistre nasce da un’intuizione profonda e suggestiva: che il piacere del viaggio dipenda forse più dall’atteggiamento mentale con cui partiamo che non dalla destinazione scelta […] A casa le nostre aspettative si atrofizzano. […] l’abitudine ci ha resi ciechi. Quel che De Maistre tentò di fare fu scuoterci da tanta passività. Nel suo secondo volume di viaggi domestici, Spedizione notturna intorno alla mia camera, raggiunge la finestra e volge lo sguardo al cielo, trovandolo così bello da provare rabbia per la generale mancanza di apprezzamento di simili scene quotidiane. ” Così pochi si deliziano allo spettacolo sublime che il cielo apparecchia invano per un’umanità addolorata!” […]
La gente era abituata a considerare il proprio universo come qualcosa di noioso […]»
Compliemnti vivissimi, saluti.