Dal prossimo 14 gennaio in libreria potremo trovare il volume In Sicilia con Leonardo Sciascia, di Antonio Di Grado e Barbara Distefano (Giulio Perrone Editore, collana Passaggi di Dogana), pubblicato in occasione del Centenario della nascita di Leonardo Sciascia.
«In una delle cento sicilie, nell’isola del latifondo e delle miniere, della tracotanza mafiosa e del rovello pirandelliano, cento anni fa nasceva Leonardo Sciascia, raccontato in questo libro accanto al cuore assolato e desolato della sua terra. Quale ambiguità cela il rapporto di Sciascia e degli altri scrittori siciliani con la loro isola? Come tenere insieme la tensione che li fa aprire al mondo e quella, inversa, che li riporta sempre allo “scoglio” della Sicilia, che li richiama sempre a sé, condannandoli a ritorni sconsolati?
Un viaggio itinerante nella biografia dello scrittore, dall’aula scolastica di Racalmuto alle carceri dello Steri, dalla zolfara di Assoro ai paesi etnei, per cercare le tracce che questi luoghi hanno lasciato nei suoi testi e cosa sono diventati oggi».
A proposito degli autori:
Antonio Di Grado – Direttore della Fondazione Leonardo Sciascia, è stato professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Catania. A Sciascia ha dedicato tre libri: Leonardo Sciascia (Pungitopo Editrice, 1992), “Quale lui stesso alfine l’eternità lo muta”. Per Sciascia, dieci anni dopo (Sciascia, 1999) e Un cruciverba italo-franco-belga. Sciascia-Bernanos-Simenon (Bonanno, 2014).
Barbara Distefano – È dottore in Studi letterari e insegnante di scuola secondaria. Si occupa di scrittori insegnanti e archivi scolastici. È autrice di Sciascia maestro di scuola (Carocci, 2020) e ha collaborato al volume Sicilia negli occhi: i libri fotografici di Sciascia dalla A alla W (Bonanno, 2010).
Leonardo Sciascia rappresenta il Capo Scuola della schiera dei letterati del Novecento della Sicilia che si sono immersi, crogiolati ed espressi nel contesto sociale, politico ed umano di una Terra bellissima ma, purtroppo spesso abbamdonata e quasi dimenticata dal potere politico dello Stato e dalla rassegnazione, l’indifferenza, l’apatia e il disinteresse . La Sicilia rappresenta il punto focale dell’ormai famosa questione meridionale che, nonostante sia sempre presente, discussa, ma mai risolta,, permette a questa Terra di restare ferma e ai margini del progresso, della cultura e dell’evoluzione del contesto politico e sociale dell’intera nazione italiana..